L'intervento introduttivo al Convegno
"NO alla privatizzazione dell'Acqua"
di Roberto Fumagalli

Questo Convegno è stato pensato secondo il motto "Pensare globalmente, Agire localmente", che è il motto della Legambiente, ripreso nel documento costitutivo del Brianza Social Forum.

Parlando di acqua, "Pensare globalmente" significa rendersi conto delle problematiche mondiali di accesso all'acqua: in tal senso bastano solo alcuni dati. Oggi un miliardo e mezzo di persone nel mondo non hanno accesso all'acqua potabile e, rimanendo invariate le cose, nei prossimi decenni saranno tre miliardi le persone che non potranno disporre di questo bene fondamentale per la vita. La Banca Mondiale dice che le guerre nel ventunesimo secolo saranno guerre per l'acqua. Nello stesso conflitto in atto in Medio Oriente, l'acqua rientra come elemento di ricatto di Israele nei confronti del popolo Palestinese. Negli ultimi decenni Israele ha occupato le sorgenti d'acqua, potendo disporre in tal modo dei "rubinetti" per l'apertura o, peggio, per la chiusura degli approvvigionamenti idrici per la Palestina. In risposta alla crisi internazionale, la Banca Mondiale ha deciso di sostenere la privatizzazione delle acque. Parlare oggi di acqua quotata in borsa non è un eufemismo.

Di tali aspetti parlerà più compiutamente Emilio Molinari, vicepresidente del Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell'Acqua.

"Agire localmente" significa scongiurare, a livello locale, la privatizzazione dell'acqua, la sua trasformazione in merce. La legge Galli prevede l'affidamento della gestione del ciclo integrato delle acque ad un gestore unico per ogni ATO. Il rischio è di svendere ai privati i nostri acquedotti e le nostre fognature. Occorre poi aggiungere che in Lombardia gli ATO sono stati individuati sulla base dei confini amministrativi delle Province; in tal modo gli Ambiti Territoriali non corrispondono al bacino idrografico di nessun fiume: ad esempio il bacino del fiume Lambro risulta suddiviso in 5 ATO (province di Como, Lecco, Milano, Lodi e città di Milano), il bacino del fiume Adda addirittura in 6 ATO (province di Sondrio, Lecco, Bergamo, Milano, Lodi, Cremona)!

Di questi aspetti parleranno i sindaci che abbiamo invitato: Mario Tentori di Barzago, Rocco Pugliese di Rogeno e Paolo Ceruti di Magreglio.