Il Circolo Ambiente
“Ilaria Alpi” interviene in merito alla
Giornata Mondiale dell’Acqua
NO alla privatizzazione dell’Acqua !
Roberto Fumagalli: “Chiediamo garanzie per l’accesso all’acqua per tutti”
MERONE (CO) - In occasione della
Giornata Mondiale dell’Acqua 2005,
celebratasi ieri 22 marzo, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” denuncia il fallimento dei modelli della
privatizzazione dell’acqua e chiede azioni concrete per garantire l’accesso all’acqua per tutti.
Nel mondo, al Nord come al Sud, proprio dove questo modello
di privatizzazione è stato sperimentato, crescono infatti le mobilitazioni e le contestazioni da parte
dei cittadini e delle comunità locali contro i processi di privatizzazione
della gestione dei servizi idrici e le politiche di gestione dell’acqua delle
imprese multinazionali.
In India, nelle Filippine, in Uruguay, in Perù, in Olanda, in Argentina, e nella stessa Italia, come attestano le mobilitazioni di
Firenze, di Napoli, i cittadini scendono
in piazza, costituiscono comitati civili e si mobilitano con petizioni,
referendum e leggi di iniziativa popolare per contrastare la delega ai privati, da parte degli enti locali e
degli Stati della gestione pubblica dell’acqua.
Ecco cosa dichiara Roberto Fumagalli,
Presidente del Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" e Consigliere Nazionale
del Contratto Mondiale sull'Acqua, di ritorno dal Forum Alternativo Mondiale dell'Acqua ( www.fame2005.org ) che si è tenuto a Ginevra dal 17 al 20 marzo scorsi: “A Ginevra erano presenti comitati e
cittadini provenienti da tutti i continenti. Nelle diverse parti del mondo
i cittadini ed in particolari le classi più povere, hanno la
consapevolezza che l’acqua è vita.
Si tratta di praticare la scelta
politica del riconoscimento dell’acqua
come un diritto e come bene comune e di impegnarsi per un governo pubblico
mondiale di questa risorsa che appartiene a
tutti. Ci rivolgiamo pertanto a tutti i cittadini perché si impegnino,
ad assumersi le loro responsabilità nel pretendere la difesa di questo bene con un diritto, da parte dei
rappresentanti che loro stessi eleggono nelle amministrazioni locali e nei
Parlamenti”.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” respinge
pertanto le politiche proposte dall’Organizzazione Mondiale del Commercio e dalla stessa Unione Europea – come peraltro espresso nella
Dichiarazione finale del Forum
Alternativo di Ginevra – che vogliono includere l’acqua
nella sfera dei servizi del
commercio e delle regole del libero mercato.
Infine Riccardo Petrella, presidente del Comitato Italiano del
Contratto Mondiale dell’Acqua, ha dichiarato: “Il mancato accesso all’acqua nel mondo non è la conseguenza di mancanza di risorse, di competenze e di
tecnologie, ma dipende solo nella mancanza della volontà politica da parte
della comunità internazionale, di riconoscere
l’acqua come un “diritto umano inalienabile” e come “bene comune pubblico
mondiale”, cioè patrimonio dell'umanità, sfuggendo
ad ogni forma di “mercificazione”. La
gestione dell’acqua deve essere assicurata dalle regole e delle istituzioni di
natura pubblica che escludono ogni tipo di privatizzazione,
ed è fondata sul principio del finanziamento pubblico dei costi legati alla
concretizzazione dell'accesso all'acqua per tutti, e su forme avanzate di
“democrazia partecipativa” agganciate a
livello locale, regionale e nazionale, come strumenti indispensabili per
prevenire le guerre dell'acqua e garantire la pacifica convivenza di tutti nella pace”.
CIRCOLO
AMBIENTE Ilaria Alpi
Merone, 23 marzo 2005