I Comitati lombardi
per l’acqua pubblica si mobilitano contro il progetto di legge della Giunta Regionale
sui servizi idrici
Una mailbombing agli assessori e il 4 agosto un presidio davanti al
Pirellone
Milano, 02 agosto 2010 - “Se
Il Coordinamento regionale per l’acqua pubblica ricorda che lo scorso
19 luglio, a sostegno del Referendum per l'abrogazione del Decreto Ronchi,
sono state consegnate in Cassazione 1 milione e 400 mila firme, delle
quali ben 237 mila raccolte nella sola Lombardia (www.acquabenecomune.org), a dimostrazione che i
cittadini non vogliono la privatizzazione dell’acqua.
Inoltre in Lombardia, negli scorsi anni, si è attivata una vasta mobilitazione popolare contro le precedenti Leggi
Regionali in materia di servizi idrici, in particolare contro
le L.R. n. 21/1998 e n. 18/2006, per le parti che imponevano la
privatizzazione dell'acqua. A sostegno di tali mobilitazioni si sono
attivati i Comuni; nel 2007 ben 144 Consigli Comunali della Lombardia hanno
deliberato contro
A tale proposito, i Comitati per l’acqua pubblica chiamano di
nuovo alla mobilitazione tutti i Comuni lombardi, che rischiano, con
l’approvazione del progetto di legge, di perdere le competenze in materia di
acqua, visto che
Ma in particolare il Coordinamento regionale per l’acqua
pubblica chiama all’azione i cittadini, attraverso due azioni di pressione
nei confronti della Giunta Regionale: una
mailbombing agli assessori regionali [vedasi
testo in calce] e un presidio di
fronte al Pirellone il prossimo 4 agosto alle ore 17,30, nel tentativo di
far desistere
Coordinamento
Regionale Lombardo dei Comitati per l'Acqua Pubblica
info stampa: Roberto Fumagalli - cell. 338 8294970 -
email: roberto@circoloambiente.org
TESTO DELLA MAIL DA INVIARE AGLI ASSESSORI
REGIONALI DELLA LOMBARDIA:
Egregio
Assessore,
apprendiamo dalla stampa che il giorno 5 agosto p.v. verrà
discusso e messo in votazione in Giunta Regionale un Progetto di Legge
inerente la gestione dei servizi idrici integrati (S.I.I.), in applicazione
del cosiddetto Decreto Ronchi (art. 23 bis della Legge 133/2008, così
come modificato dall'art. 15 della Legge 166/2009).
Le anticipazioni sui contenuti del PDL riguardo le modalità di affidamento dei
S.I.I. ci preoccupano, poichè obbligherebbero alla privatizzazione
della gestione dell'acqua.
Infatti con l'applicazione del Decreto Ronchi Ronchi, l'affidamento della
gestione dei S.I.I. a soggetti privati - ovvero a imprese italiane o straniere
interessate solo a fare profitto - diventa la modalità ordinaria di
assegnazione del servizio; in tal modo si porrebbe fine alle virtuose gestioni
pubbliche che, in alcune province della Lombardia, risultano
all'avanguardia a livello europeo.
Ricordiamo in questa occasione che a sostegno del Referendum per
l'abrogazione del Decreto Ronchi e per la ripubblicizzazione del servizio
idrico, in Italia sono state raccolte 1 milione e 400 mila firme,
delle quali ben 237 mila nella sola Lombardia (www.acquabenecomune.org).
Si rammenta inoltre che ben cinque Regioni hanno impugnato per
incostituzionalità l'art. 23 bis (così come modificato dall'art. 15 del Decreto
Ronchi), ritenendo la norma lesiva delle prerogative delle Regioni stesse in
materia di servizio idrico.
E' inopportuno che vengano adottati provvedimenti fintanto che
Inoltre è utile ricordare che negli scorsi anni in Lombardia si è attivata
una vasta mobilitazione popolare contro le precedenti Leggi Regionali in
materia di servizi idrici, in particolare contro le L.R. n. 21/1998 e
n. 18/2006, per le parti che imponevano la privatizzazione dell'erogazione
dell'acqua. A sostegno di tali mobilitazioni si sono attivati i Comuni; nel
2007 ben 144 Consigli Comunali della Lombardia hanno deliberato contro
A tale proposito, ci preoccupa l'eventuale attribuzione delle competenze del
governo dei S.I.I. alle Province, che di fatto esautorerebbe i Comuni (ovvero
gli Enti più vicini ai cittadini) dalle decisioni su un bene vitale e di
interesse per tutti i cittadini qual è l'acqua, cancellando il federalismo
rappresentato dai Comuni stessi.
Alla luce di quanto sopra, si chiede di non approvare il suddetto Progetto
di Legge per le parti in cui si applica il Decreto Ronchi (che di fatto
consegnerà ai privati la gestione dell'acqua) e in cui si esautorano i Comuni
delle decisioni in materia di governo dei servizi idrici.
Certi che prenderete in considerazione le nostre richieste, porgiamo distinti
saluti.
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