LEGAMBIENTE
COORDINAMENTO PROVINCIALE DI COMO
Legambiente
ipotizza uno scenario rischioso se verrà applicata la legge Galli per la
gestione del servizio idrico integrato
"Chiediamo ai Consiglieri di tutti i Comuni di NON
approvare l’ATO"
Ricordiamo che l’applicazione della legge Galli
comporterà anche un sicuro aumento delle tariffe. Lo studio condotto
dall’Amministrazione Provinciale sui futuri scenari di gestione del servizio
idrico integrato, prevede che il prezzo dell’acqua arrivi a triplicare
(dalle attuali 1.249 lire a quasi 2 euro al metro cubo). Questo nell’ipotesi
in cui il servizio sia gestito da una società pubblica. Altrimenti, nel
caso di affidamento ad una società privata, si arriverebbe anche a 3 euro al
metro cubo!
Per tutto questo la Legambiente
chiede ai Consiglieri di tutti i Comuni della Provincia di Como di NON
approvare le Delibere per l’applicazione della legge Galli. L’unico modo per scongiurare la privatizzazione dell’acqua è
quello di rinunciare alla costituzione dell’ATO e mantenere nel contempo le
attuali gestioni in economia e/o tramite le aziende o i consorzi pubblici.
Solo in questo modo riusciremo a non svendere i nostri acquedotti e le
fognature alle multinazionali, che vorrebbero “bersi” anche la nostra acqua!
Como, 15 gennaio 2003