Legambiente
Merone soddisfatta per l’approvazione dei quesiti referendari da parte della
Regione Lombardia
Roberto Fumagalli:
"Finalmente i cittadini potranno votare contro la privatizzazione
dell’Acqua"
MERONE (CO) – Il Referendum regionale sull’Acqua si farà. L’Ufficio di
Presidenza della Regione Lombardia ha infatti dichiarato ammissibile, con votazione unanime (4 voti su 4), la proposta di referendum presentata da
ben 143 Comuni lombardi.
Pertanto il referendum sarà sottoposto, entro un anno circa, al voto
dei cittadini di tutta la Lombardia.
Dichiara Roberto Fumagalli, presidente della Legambiente di Merone: “Siamo molto soddisfatti dell’approvazione dei quesiti referendari. Ora la parola passa ai cittadini: col referendum i lombardi potranno scongiurare la privatizzazione dell’Acqua nella nostra Regione. Infatti il referendum prevede che la delimitazione degli ATO venga rivista e che i Comuni possano mantenere le gestioni dirette. In questo modo la gestione dell’Acqua non potrà passare in mano alle multinazionali”.
Ricordiamo che i 3 quesiti sottoposti a referendum prevedono l’abrogazione di alcune parti della Legge Regionale n. 21 del 1998. In particolare gli articoli della legge da abrogare sono:
-
l’attuale
delimitazione degli ATO (Ambiti
Territoriali Ottimali), che la Regione ha fatto coincidere coi confini delle
Province, mentre la stessa legge Galli parla di bacini idrografici;
-
l’impedimento a
mantenere le gestioni in economia degli acquedotti da parte dei Comuni.
Secondo la Legambiente
di Merone l’unico modo per scongiurare la privatizzazione dell’acqua è quello
di rinunciare alla costituzione degli
ATO e mantenere nel contempo le attuali gestioni in economia e/o tramite le
aziende o i consorzi pubblici.
Merone,
04 marzo 2003
LEGAMBIENTE - Circolo di Merone (CO)