COMO
- Nei prossimi giorni i Consigli Comunali della provincia di Como saranno
chiamati a votare la costituzione della nuova società patrimoniale dell’acqua,
denominata “ComoAcqua s.r.l.”.
Se è vero che la nuova
società nasce pubblica, non altrettanto vero è che lo resterà in futuro.
Infatti nelle linee-guida che sono state proposte in votazione ai consigli
comunali, si prepara la strada all’ingresso dei privati nella società patrimoniale.
Inoltre le delibere
proposte danno per scontato che l’erogazione del servizio verrà di fatto
privatizzata! Infatti
l’ATO di Como (formato da tutti i comuni della provincia) ha recepito gli
obblighi imposti dalla legge regionale della Lombardia che obbliga a mettere a
gara, e pertanto a privatizzare, l’erogazione dell’acqua, cioè la parte più
remunerativa!
Come
Comitato Comasco per l’Acqua Pubblica proponiamo ai Consiglieri Comunali di mettere in
votazione alcuni emendamenti che impedirebbero l’entrata dei privati in
“ComoAcqua” e consentirebbero alla stessa azienda di occuparsi anche
dell’erogazione, con la conseguente certezza che l’intero ciclo dell’acqua
(dalle sorgenti ai rubinetti, ai depuratori) resti in mani totalmente
pubbliche.
Gli emendamenti sono scaricabili dal sito www.circoloambiente.org/acqua/atocomo2008_2.pdf.
L’impegno di tutti i Comuni deve essere quello di impedire
la privatizzazione dell’acqua, assicurando che gli acquedotti siano gestiti in
maniera efficiente senza che nessuno possa speculare alle spalle dei cittadini.
L’acqua è un bene comune che deve restare in mani pubbliche al 100%.