Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” critica il progetto del Comune per l’area dismessa

Canzo: non vogliamo una nuova Gardaland nell’ex Gajum al Segrino

“Al posto degli attuali capannoni un’area verde, in comunicazione col lago del Segrino”

CANZO (CO) “La bozza di progetto commissionato dal Comune di Canzo per l’area ex Gajum è un obbrobbio, al Segrino non vogliamo una nuova Gardaland!”. Così il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi commenta a caldo la proposta dell’Amministrazione comunale canzese per la riqualificazione dell’area dello stabilimento dimesso, ubicato alle porte di Canzo.

 

Dichiarano i responsabili del Circolo Ambiente: “I 50 mila euro spesi dal Comune di Canzo per lo studio di fattibilità ci sembrano soldi buttati al vento: il progetto è bruttissimo e la sua realizzazione avrà un pesantissimo impatto ambientale sul territorio, sia dal punto di vista ambientale che viabilistico. Cosa ci fanno quelle cupole e tutta quella colata di nuovo cemento in un’area naturale vicinissima al Parco del lago del Segrino? Da quali strade arriveranno i futuri visitatori, visto che l’attuale viabilità è già congestionata dal traffico? Infine, dove si pensa di poter trovare i quasi 100 milioni di euro necessari per la realizzazione del pessimo progetto?”.

 

Gli ambientalisti propongono un diversa visione della riqualificazione dell’area ex Gajum: “Considerato che i capannoni dismessi si trovano a ridosso del Parco del lago del Segrino, noi proponiamo che tutta l’area venga rinaturalizzata dal punto di vista paesistico e ambientale. La nostra proposta è quella di abbattere i capannoni e creare un’area totalmente verde, da ricongiungere con le sponde del vicino lago, solo così si darà respiro ad un’importante zona naturale qual è quella del Parco del Segrino”.

 

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” auspica un confronto serio con l’Amministrazione Comunale di Canzo sul futuro dell’area dell’ex Gajum, chiedendo nel contempo di abbandonare qualsiasi progetto di nuova edificazione su tutto il territorio di Canzo.

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”

Merone, 29 settembre 2011