Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene in merito al Piano di Governo del Territorio di Canzo

Canzo: no alla cementificazione delle aree verdi

“Dal PGT va stralciata la possibilità di costruire nelle zone a rischio idrogeologico

CANZO (CO) “Chiediamo al Sindaco e al Consiglio Comunale di Canzo di rivedere il PGT, per evitare una nuova cementificazione del territorio”. È questo l’appello che il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi lancia in merito al Piano di Governo del Territorio di Canzo, che prevede di poter costruire in alcune aree verdi particolarmente delicate.

Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: E’ assurdo far costruire nelle zone vincolate dal punto di vista idrogeologico, ovvero a ridosso dei torrenti o ai piedi delle montagne. Il nuovo PGT di Canzo prevede, ad esempio, di rendere edificabili le aree attualmente verdi situate nella valle del torrente Pesora e in via Bosisio Orlando, accanto al torrente Ravella; sono zone a rischio poiché vicine ai corsi d’acqua che, in caso di forti piogge, potrebbero esondare e mettere a rischio le abitazioni. Inoltre si concede la possibilità di costruire nelle aree ai piedi del Monte Scioscia e della Costa di Cranno, zone di cui è noto il rischio frana. Basti ricordare il distacco del masso avvenuto nel 2009 in località Laguccio, che ha messo a repentaglio alcune abitazioni, che sono state addirittura evacuate. Non è ammissibile ripetere gli stessi errori del passato”.

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiede inoltre di cancellare definitivamente l’assurdo progetto (da noi definito Gardaland del Segrino) per la riqualificazione dello stabilimento dismesso della ex Gajum, a ridosso del Parco del Segrino. Il progetto presentato lo scorso anno dal Comune (una serie di serre a cupola e altre colate di cemento) è un obbrobrio; la nostra proposta è quella di abbattere i capannoni e creare un’area totalmente verde, da ricongiungere con le sponde del vicino lago del Segrino.

Gli ambientalisti ritengono che il territorio di Canzo, seppur cementificato nei decenni precedenti, debba essere preservato da un’ulteriore colata di cemento. Canzo, così come altri paesi dell’Erbese e del Triangolo Lariano, non ha bisogno di nuove costruzioni, semmai del recupero dei molti vecchi edifici che andrebbero ristrutturati.

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpisi rammarica di non aver potuto presentare le osservazioni al PGT, poiché non è stato invitato alle riunioni della VAS (Valutazione Ambientale Strategica), come invece prevede la legge.

Conclude Fumagalli: “Proprio per preservare il territorio dai pericoli di esondazioni e frane, chiediamo al Sindaco e al Consiglieri Comunali di Canzo di rivedere l’impostazione del PGT, stralciando la possibilità di costruire nelle aree a rischio idrogeologico e in particolare: nella Valle del Pesora (torrente Pesora), in via Bosisio Orlando (torrente Ravella), in via De Gasperi (Costa di Cranno), in via Grandi (Monte Scioscia) e ancora in località Sorgente verso Gajum (torrente Ravella).

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”

Merone, 09 ottobre 2012