Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” intima alla
Regione di non rilasciare autorizzazioni e deroghe ai fumi emessi dal
cementificio
Diffida alla Regione contro i rifiuti in Cementeria
di Merone
“La cementeria Holcim non può continuare a bruciare
i rifiuti"
MERONE (CO) – Una diffida alla Regione
contro i rifiuti bruciati nella cementeria Holcim di Merone. A
scriverla è il Circolo Ambiente
“Ilaria Alpi” che ha chiesto al Dirigente dell’ufficio aria della Regione
Lombardia, dott. Carlo
Licotti, di non rilasciare nessuna nuova autorizzazione alla Holcim, fintanto che non verrà
verificato l’impatto ambientale e sanitario derivante dall’incenerimento
dei rifiuti nei forni del cementificio di Merone.
La Regione è intenzionata a
rilasciare una nuova autorizzazione ambientale alla Holcim, che comprenderebbe
il permesso di bruciare più di 100.000 tonnellate all’anno di rifiuti di
diversa origine tra cui: peci e oli provenienti dall’industria chimica, farine e
grassi animali, fanghi da depurazione ed altri ancora.
Addirittura la Holcim ha
avuto il coraggio (o meglio, la faccia tosta) di chiedere alcune deroghe
per poter inquinare più di quanto prevede la legge. Gli ambientalisti si
oppongono a questa possibilità e hanno presentato alcune pagine di osservazioni
in cui chiedono alla Regione di non permettere l’incenerimento di nessun tipo
di rifiuto e di prevedere per i fumi limiti molto più restrittivi.
Scrive
il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” nella diffida inviata al Dirigente dott. Carlo
Licotti:
“considerato che le
emissioni derivanti dalla cementeria Holcim di Merone, ricadono nel territorio
compreso nei Siti di
Importanza Comunitaria (S.I.C.) del lago di Alserio e del lago di Pusiano,
considerato che la
cementeria Holcim di Merone è inserita in un contesto fortemente antropizzato, con abitazioni distanti pochi metri
dallo stabilimento;
considerato inoltre che il territorio
Erbese è inserito nel "bacino idrografico dei fiumi Lambro, Seveso e
Olona", dichiarata "area ad
elevato rischio di crisi ambientale" dalla Giunta Regionale della
Lombardia;
visto che la cementeria già
oggi brucia nei propri forni rifiuti pericolosi e non, di diversa provenienza e
tipologia;
considerato che l’azienda è
stata oggetto in passato di numerose segnalazioni per presunte molestie di
natura olfattiva;
la SS.VV. affinché non rilasci
l’Autorizzazione Ambientale, fintanto
che:
-
venga acquisita la Valutazione di Incidenza per i Siti di Importanza
Comunitaria (S.I.C.) lago di Alserio e lago di Pusiano;
-
venga realizzato
uno studio epidemiologico sulla popolazione residente nell’area di incidenza
delle ricadute derivanti dalle emissioni prodotte dall’attività di
incenerimento dei rifiuti nei forni della cementeria Holcim di Merone.”
Conclude il Circolo
Ambiente: “La Regione
non deve permettere l’incenerimento di nessun tipo di rifiuto. La Holcim non
può continuare a bruciare i rifiuti in un territorio come quello di Merone e
dell’Erbese, già pesantemente inquinato!”
Merone, 27 settembre 2007