Legambiente Merone replica alla presentazione del rapporto ambientale del cementificio

La Cementeria di Merone brucia sempre più rifiuti

Fumagalli: "La Regione ha autorizzato l'aumento della quantità degli scarti industriali del 40%: un business da 20 milioni di euro all'anno"

MERONE (CO) - "La Cementeria di Merone non ha il coraggio di presentare il suo rapporto ambientale a Merone, dove crea l'inquinamento, ma si nasconde nell'ambiente vellutato di Varenna, così come l'anno scorso fece con Cernobbio". Questa la critica della Legambiente di Merone a seguito della presentazione del rapporto ambientale da parte del cementificio meronese.

Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Legambiente che proprio a Merone ha la propria sede: "A fronte delle dichiarazioni della Cementeria, all'insegna del <<noi inquiniamo sempre meno>>, la realtà è ben altra. Basti pensare che dall'inizio del 2002 nello stabilimento di Merone l'azienda può bruciare il 40% in più di rifiuti pericolosi e non."

Infatti la Regione Lombardia (con Delibera di Giunta datata dicembre 2001) ha aumentato il quantitativo di scarti chimici che possono essere bruciati nei forni della Cementeria, passando dalle precedenti 25.000 a 34.000 tonnellate all'anno (vedi allegato). Di queste, 19.000 tonnellate cono costituite da residui peciosi e le restanti 15.000 da oli minerali usati. Più precisamente siamo in presenza di morchie e fondi di serbatoi, oli per circuiti idraulici, oli per freni, oli esausti da motori e altri scarti chimici pericolosi e non pericolosi.

In termini monetari si tratta di un grande favore concesso alla Cementeria, che si sta trasformando a tutti glie effetti in un inceneritore di rifiuti.

Continua infatti Fumagalli: "Se calcoliamo in circa 600 euro l'introito che il cementificio riceve per ogni tonnellata di rifiuto industriale bruciato nei forni, è facile calcolare in più di 20 milioni di euro il guadagno della Cementeria! Per non parlare dei ricavi dalla combustione delle farine animali e degli altri scarti."

E in tal senso diventa ridicolo il paragone con gli investimenti che l'azienda intende mettere in campo per contenere l'inquinamento prodotto dallo stabilimento di Merone: neanche 2 milioni di euro, contro i 20 milioni che guadagna dallo smaltimento dei rifiuti: una beffa per i meronesi che ne respirano i fumi.

Conclude Fumagalli: "Legambiente ribadisce la propria contrarietà alla combustione dei rifiuti a Merone: il cementificio è inserito in un'area densamente abitata in cui risulta inopportuno l'uso di qualsiasi scarto pericoloso!"

Merone, 10 giugno 2002

LEGAMBIENTE - Circolo di Merone (CO)


Vedi l'elenco dei rifiuti autorizzati dalla Regione Lombardia


Guarda una foto emblematica della Cementeria


Dalla home page del nostro sito www.legambientemerone.org (alla voce NO ai rifiuti in Cementeria di Merone) sono consultabili, tra le altre, le seguenti pagine:

- combustibili e rifiuti utilizzati in Cementeria (periodo 1990 - 2000);

- le nostre richieste sulla Cementeria.