Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene in merito
all’autocandidatura di Alzate Brianza per l’impianto di compostaggio
“Si deve
realizzare un impianto piccolo, in un’area dismessa”
ERBA (CO) – “Ben
venga l’autocandidatura per ospitare un piccolo impianto di compostaggio
nell’Erbese, in un’area dismessa”. È questo il parere del Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” in merito all’ipotesi che nell’Erbese venga
realizzato un impianto per il trattamento dei rifiuti umidi per la produzione
di compost.
Dichiarano i responsabili del
Circolo Ambiente: “Noi siamo favorevoli al compostaggio, se questo viene
realizzato in impianti di piccole dimensioni, al massimo per 10 mila
tonnellate all’anno. Occorre poi verificare la compatibilità ambientale
dell’area. Trattandosi di un capannone, l’impianto deve essere previsto
in un’area industriale dismessa, onde non cementificare altro territorio
verde. Riguardo alla viabilità, deve essere ubicato vicino a strade
esistenti, anche in questo caso per evitare nuove strade di accesso.
L’impianto deve essere previsto ad una certa distanza dai nuclei abitati, onde
prevenire il problema delle eventuali molestie per gli odori”.
Gli ambientalisti prendono atto
della candidatura avanzata dal comune di Alzate Brianza e si rammaricano
per il ritiro di quella del comune di Erba, che era stata presentata dalla
precedente Amministrazione.
L’auspicio è che nella decisione
preliminare venga coinvolta la cittadinanza, chiarendo che il
compostaggio è una tecnica naturale e che gli impianti servono per trattare in
modo compatibile i rifiuti umidi, che costituiscono più del 30% del totale dei
rifiuti domestici.
Il Circolo Ambiente “Ilaria
Alpi” replica quindi alle dichiarazioni dell’assessore provinciale Mojoli
in merito ai rifiuti bruciati nella cementeria di Merone: “Mojoli
gioca con le parole, dicendo che la Holcim potrà continuare a bruciare i
rifiuti ma non diventerà un inceneritore (!?!). Al contrario, la Provincia
deve dire un no chiaro e definitivo alla possibilità che a Merone vengano
bruciati rifiuti di qualsiasi tipo. Per prima cosa bisogna tutelare
l’ambiente e la salute dei cittadini, minacciati dai fumi emessi dalla
cementeria”.
Concludono gli ambientalisti: “Il
Piano rifiuti presentato dalla Giunta provinciale è da rigettare in toto. Non
prevede politiche per ridurre i rifiuti alla fonte, prevede poca raccolta
differenziata e l’uso eccessivo di discariche e incenerimento. Noi siamo per una
diversa pianificazione, che preveda meno rifiuti attraverso la riduzione
all’origine, la raccolta differenziata all’80%, quindi più riciclaggio e più
compostaggio, mentre l’incenerimento solo per la parte residuale che è meno
del 20%”.
CIRCOLO
AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Merone, 14 febbraio 2008