Il Circolo Ambiente “Ilaria
Alpi” sostiene la proposta per la balneabilità del fiume
Lambro balneabile: bisogna eliminare
tutti gli scarichi!
Roberto Fumagalli:
“Le istituzioni devono inoltre completare la separazione delle fognature”
MERONE (CO)
- Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”sostiene la proposta per la
balneabilità del fiume Lambro.
L’associazione ambientalista, che ha sede a Merone,
da sempre si batte per la tutela del fiume e per il miglioramento della qualità
delle sue acque, denunciandone gli scempi [vedasi:
www.circoloambiente.org/vertenze/lambro.html].
Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1990, l’associazione (allora denominata
Circolo Legambiente di Merone) ha organizzato numerose
iniziative; solo per ricordarne alcune: nel 1995 una
manifestazione dal titolo “Vogliamo fare
il bagno in un Lambro pulito”; e poi nel 2001 una serie di iniziative denominate
“Lambro da vivere” [vedasi: www.circoloambiente.org/lambro/lambrodavivere_2001.html], che avevano lo scopo di creare attenzione sul destino
del fiume e di sollecitare interventi per il disinquinamento del corso d’acqua.
Da allora di tempo (o, meglio, di acqua…) ne è
passato molto, ma l’obiettivo della balneabilità non è, purtroppo, ancora stato
raggiunto.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ricorda che,
per disinquinare il fiume, occorre
anzitutto eliminare gli scarichi, sia civili che industriali, che tuttora
riversano acque inquinate sia direttamente nel Lambro che nei suoi affluenti:
torrenti (in primis
Occorre poi completare
la separazione delle acque chiare da quelle scure, attraverso lo sdoppiamento delle fognature che oggi sono
ancora “miste” (chiare e scure insieme) in alcuni paesi
della Valassina. Il tutto con un triplice scopo: da
una parte mandare alla depurazione solo le acque scure (fognature civili e
scarichi industriali), dall’altra inviare le acque pulite (derivanti dalle
piogge e da piccole sorgenti) nelle rogge naturali, infine disattivare gli
scolmatori di piena (presenti sulle fognature e lungo il collettore consortile)
che ancor’oggi, in caso di forti piogge, riversano le acque di piena (inquinate
dalle fogne) nei corsi d’acqua superficiali (Lambro e affluenti).
Questo il commento di Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: “E’ lodevole
proporre il traguardo della balneabilità del Lambro, anche in un’ottica di
rilancio eco-turistico, ma per ottenere questo
obiettivo le istituzioni devono intervenire
in maniera decisa, disattivando gli scarichi inquinanti, sia civili che
industriali, e separando acque chiare e acque scure”.
Sempre in merito alla tutela del Lambro, gli
ambientalisti di Merone ritengono inoltre che occorra ridare “respiro” alle sponde del fiume, evitando ogni e qualsiasi
nuova edificazione o artificializzazione delle aree
di pertinenza del fiume stesso, che la legge
indica in almeno
In definitiva il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” ritiene che solo col disinquinamento e con la rinaturazione
delle sponde, si riuscirà ad ottenere il duplice obiettivo della balneabilità
delle acque e del rilancio in chiave eco-turistica del bacino del Lambro.
Merone, 21
agosto 2013