Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene sulla cementificazione nel paese dell’Oggionese

Molteno: stop all’edificazione nel paese del cemento

 Roberto Fumagalli: “Il prossimo PGT deve essere a crescita zero!”

MOLTENO (LC) Stop all’edificazione a Molteno, il paese del cemento!. Così il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” commenta i dati sull’urbanizzazione dei comuni della provincia di Lecco, che vedono Molteno in cima alla classifica, con addirittura il 60% del territorio cementificato (ben 189 ettari su una superficie totale di 314 ettari)!

 

Dichiara Roberto Fumagalli, presidente del Circolo Ambiente: Negli ultimi anni il territorio di Molteno ha subito una pesante urbanizzazione, case e capannoni che hanno stravolto il paesaggio, una volta prevalentemente agricolo, del piccolo paese dell’Oggionese. In particolare è cresciuta, senza nessuna regola, la zona del Pascolo, con nuovi capannoni cresciuti a ridosso di nuove case, così come non si ferma l’espansione della zona residenziale tra via Giovanni XXIII e via Casa Paradiso”.

 

Gli ambientalisti denunciano che la colata di cemento potrebbe proseguire nei prossimi anni: A Molteno sono previsti progetti devastanti, che consumerebbero gli ultimi scampoli di verde. Si tratta della pratica di Sportello Unico per una nuova area industriale di Luzzana, di ben 50 mila metri quadrati, a ridosso del torrente Bevera. E poi il progetto del Polo produttivo del Mais, previsto nell’area agricola a confine tra Bosisio Parini e Molteno. Due interventi che sacrificherebbero altro territorio al cemento!.

 

Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiede ora uno stop all’edificazione.

Conclude Fumagalli: “Il prossimo PGT, che dovrà essere approvato dal Consiglio Comunale, deve invertire il trend che ha portato a coprire Molteno con una colata di cemento! Serve un PGT a crescita zero: basta con nuove costruzioni, devono essere permesse solo le ristrutturazioni degli edifici esistenti. Per l’area dismessa della ex Segalini avevamo già proposto l’abbattimento dei capannoni (in stato di totale abbandono) per far posto ad un’area verde. Infine non deve essere permessa la costruzione della nuova area industriale di Luzzana e nemmeno del Polo produttivo del Mais.

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”

Merone, 24 agosto 2009