L’associazione
ambientalista interviene sull’inchiesta della Procura di Milano sul traffico illecito
di rifiuti dell’impresa infiltrata dalla ‘ndrangheta
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” parte civile contro
i danni ambientali della Perego Strade
Gli ambientalisti: “Rifiuti
contenenti amianto e altre sostanze pericolose, danni ambientali incalcolabili!”
COMO – Il Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi” si costituirà parte civile nel
processo contro i presumibili danni ambientali causati dalla Perego Strade nei
cantieri delle province di Como e di Lecco.
Come noto in base alle conclusioni dell’inchiesta
avviata dalla Procura della Repubblica di Milano, i titolari della Perego Strade, insieme ad altre persone, sono sotto inchiesta giudiziaria per lo sversamento di macerie contenenti rifiuti pericolosi,
in vari cantieri della provincia di Como e di Lecco, tra cui ci sarebbero, secondo quanto emerge dalle
indagini, il nuovo Ospedale S. Anna alle
porte di Como, lo svincolo stradale
di Lurago d’Erba, il raddoppio ferroviario della Milano-Lecco (tratto
Carnate-Airuno), e l’utilizzo dell’impianto di
frantumazione di Cassago Brianza, paese in cui aveva
sede l’impresa accusata di infiltrazioni della ‘ndrangheta.
Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” chiederà la costituzione di parte
civile nel procedimento giudiziario, proprio a causa del danno ambientale
causato dal traffico illecito di rifiuti.
La nostra associazione
ambientalista (che ha sede a Merone) da più di 20 anni
combatte gli scempi ambientali nel territorio compreso tra le province di Como,
Lecco, Monza-Brianza, scempi spesso causati da
attività illegali come quelle perpetrate dalla Perego Strade, questo nel caso
si confermassero le ipotesi di reato formulate dalla Procura di Milano.
L’inchiesta infatti parla di
materiali da demolizione contenenti
rifiuti pericolosi, tra cui amianto, utilizzati nei cantieri gestiti
dall’impresa di Cassago Brianza. Se si
rivelassero fondati gli elementi raccolti dalla Procura milanese, il danno ambientale sarebbe incalcolabile,
considerato che i rifiuti risulterebbero tutt’ora
interrati in corrispondenza di importanti strutture pubbliche come appunto il
nuovo Ospedale S. Anna o opere viabilistiche e ferroviarie realizzate negli
ultimi anni.
Ma il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” non si limita a denunciare le attività illecite della Perego
Strade, ma chiede conto anche alle Istituzioni
che, verosimilmente, non avrebbero vigilato sugli appalti pubblici e
sull’esecuzione dei lavori. Ovvero anche gli Amministratori Pubblici, i
Funzionari e i Direttori dei lavori delle opere pubbliche dovrebbero
chiarire il presumibile mancato controllo sia sulle connivenze mafiose della
Perego Strade che sulla natura delle macerie utilizzate nei cantieri
dall’impresa edile.
Per tutti questo motivi il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” si
costituirà parte civile, anche a sostegno dell’inchiesta portata avanti dalla Procura
di Milano.
CIRCOLO AMBIENTE
“Ilaria Alpi”
Merone, 10 settembre 2012