Il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” interviene dopo il no della Provincia di Lecco alla nuova area industriale a Molteno

No ai capannoni a Molteno, ma anche al Mais!

 “Con la crisi economica che avanza non servono altre aree industriali”

 

MOLTENO (LC)  “Un plauso all’Amministrazione Provinciale di Lecco che ha respinto il progetto per la nuova area industriale di Molteno, ma ora si deve cancellare anche il Polo del Mais”. È questo il commento del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” dopo che la Giunta di Villa Locatelli ha rigettato la pratica di Sportello Unico per la realizzazione di nuovi capannoni in località Luzzana di Molteno, al confine con Rogeno.

 

La Giunta Provinciale ha respinto il progetto della nuova area industriale da 50 mila metri quadrati, in conseguenza dei numerosi vincoli che interessano l’area ubicata a ridosso della frazione di Luzzana. Infatti l’area individuata dagli imprenditori moltenesi è costituita da un’area agricola che lo stesso PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) definisce di pregio ambientale e paesaggistico; inoltre è in parte ubicata nell’area di esondazione del torrente Bevera. Villa Locatelli sottolinea inoltre che la costruzione dei nuovi capannoni rappresenterebbe un serio problema a causa dell’incidenza del traffico lungo la già congestionata Strada Statale 36 Milano-Lecco.

 

Scrive la Provincia nella Relazione allegata alla Delibera di Giunta (vedasi sintesi in calce), a proposito dell’area interessata dal progetto di Molteno:

“L’area ricade in un ambito in cui il PTCP vigente individua una fascia di biopermeabilità lungo il torrente Bevera da preservare quale collegamento tra i sistemi ambientali di livello provinciale e regionale. L’area oggetto dell’intervento … presenta valenze da salvaguardare in relazione agli aspetti paesaggistici…”

“Parte dell’area … si trova parzialmente all'interno di un'area … con gravi limitazioni d’uso del territorio dovuta, nel caso specifico, dal fatto che in quel punto il Torrente Bevera esonda nei periodi di piena trovando nell’area in questione una naturale vasca di espansione. … Pertanto, in tale area è al momento vietata la realizzazione di infrastrutture...”

“Il PTCP … individua nel quadro strategico uno specifico progetto di “Riqualificazione, messa in sicurezza e tutela paesaggistica della SS 36 (tratto Nibionno - Civate)” volto a garantire il rispetto paesaggistico, la preservazione delle visuali libere di significativa estensione, il mantenimento delle pause o intervalli nell’edificazione…”

“E’ opportuno ricordare che la variante di adeguamento del PTCP 2008, … individua gli ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico. L’area dell’intervento risulta interessata da tali ambiti (cfr. … “La Piana e le conche dei laghi morenici”) e da una limitata fascia lungo il torrente Bevera di “Componenti paesaggistiche di interesse per la continuità della rete verde”.

 

Inoltre la Provincia scrive, a proposito dei problemi viabilistici conseguenti alla realizzazione della nuova area industriale:

“L’intervento proposto si sviluppa in fregio alla SS 36 corsia sud con conseguenti effetti sul livello di servizio della SS 36 in un tratto già sofferente…

 

Commentano i responsabili del Circolo Ambiente: “Condividiamo le critiche mosse dalla Provincia a questo assurdo progetto. Ma sottolineiamo come le stesse problematiche sussistono anche per l’area in cui è previsto il Polo del Mais: vicinanza al torrente Bevera e ai corridoi ecologici previsti dal PTCP; esistenza di aree agricole di pregio paesistico. Infine anche per il Mais esiste il problema dell’aumento di traffico lungo la Statale 36, già ora congestionata nelle ore di punta!”.

Gli ambientalisti richiamano anche la pesante crisi economica in atto: Purtroppo la crisi si è fatta e si farà ancor di più sentire anche nella provincia di Lecco, fino a qualche anno fa ritenuta a vocazione produttiva. Ora molte aziende sono costrette a chiudere, lasciando inutilizzati diversi capannoni industriali. In questo contesto è assurdo prevedere nuove aree produttive, tanto meno un Polo come il Mais che occuperebbe un’area da 250 mila metri quadrati, pari a 30 campi di calcio!

 

Per tutti questi motivi il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” rivolge l’ennesimo appello all’Amministrazione Provinciale di Lecco: La Provincia deve rinunciare definitivamente al Polo del Mais. Si sono già spesi troppi soldi pubblici per studi e consulenze. Occorre accantonare il progetto del Polo produttivo e respingere ogni tentativo di speculazione sul territorio!”

 

 

CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”

 

Merone,  21 dicembre 2008

 

 

 

Sintesi della Relazione della Provincia di Lecco sulla pratica di Sportello Unico di Molteno

 

2.2.2 Rete ecologica

L’area ricade in un ambito in cui il PTCP vigente individua una fascia di biopermeabilità lungo il torrente Bevera da preservare quale collegamento tra i sistemi ambientali di livello provinciale e regionale. Nel caso specifico il PTCP promuove la tutela dell’area in esame, al confine con il Comune di Rogeno, al fine di mantenere un sistema ambientale che interconnetta gli spazi naturali esistenti rafforzando la funzione di corridoio ecologico svolto dal corso d’acqua. …

L’area oggetto dell’intervento … presenta valenze da salvaguardare in relazione agli aspetti paesaggistici, essendo localizzato in prossimità della SS 36, strada già caratterizzata da un elevato grado di urbanizzazione con relativi fenomeni di saldatura dell’edificato.

 

2.2.3 Aspetti geologici e idraulici

Parte dell’area che verrebbe occupata dal “lotto C” si trova parzialmente all'interno di un'area classificata dallo studio geologico a supporto della pianificazione comunale di Molteno, … in classe di fattibilità 4, ovvero area con gravi limitazioni d’uso del territorio dovuta, nel caso specifico, dal fatto che in quel punto il Torrente Bevera esonda nei periodi di piena trovando nell’area in questione una naturale vasca di espansione. Infatti, sempre all'interno del medesimo studio geologico, gran parte di tutta l'area interessata dal progetto è indicata come zona interessata dalle esondazioni dell'alluvione del 2002. … Pertanto, in tale area è al momento vietata la realizzazione di infrastrutture...

 

2.3.1 Previsioni infrastrutture della mobilità

L’intervento ricade in vicinanza della SS 36, strada classificata … come “viabilità di grande comunicazione e di transito”. Lungo tali infrastrutture gli interventi devono rispettare una distanza ai fini acustici di 50 m, …

Il PTCP … individua nel quadro strategico uno specifico progetto di “Riqualificazione, messa in sicurezza e tutela paesaggistica della SS 36 (tratto Nibionno - Civate)” volto a garantire il rispetto paesaggistico, la preservazione delle visuali libere di significativa estensione, il mantenimento delle pause o intervalli nell’edificazione e l’istituzione di una fascia di rispetto paesaggistico che, in prima applicazione, e fino a che non siano intervenuti atti con valenza paesaggistica di maggiore definizione, è stabilita in 300 metri dall’asse stradale…

 

2.4.1 Ambiti agricoli

E’ opportuno ricordare che la variante di adeguamento del PTCP 2008, … individua gli ambiti destinati all'attività agricola di interesse strategico (art. 48 delle NdA). L’area dell’intervento risulta interessata da tali ambiti (cfr. … “La Piana e le conche dei laghi morenici”) e da una limitata fascia lungo il torrente Bevera di “Componenti paesaggistiche di interesse per la continuità della rete verde”.

 

2.5.1 Aspetti ambientali

L’area dove verrà realizzato l’intervento risulta interessata da un considerevole riporto di materiale proveniente da cantieri esterni. Si ritiene, pertanto, necessario che venga effettuata un’analisi ambientale preliminare, finalizzata ad escludere l’eventuale presenza di sostanze inquinanti.

 

2.5.2 Aspetti viabilistici

L’intervento proposto si sviluppa in fregio alla SS 36 corsia sud con conseguenti effetti sul livello di servizio della SS 36 in un tratto già sofferente, in quanto la SS 36 funge da collegamento tra la SP 49 e la SP 47 che nel loro sviluppo complessivo rappresentano un importante asse di collegamento est – ovest.

La proposta formulata dai proponenti di utilizzare, quale via di accesso al nuovo comparto, la strada di arroccamento potenzialmente pregiudica l’ampliamento della SS36 da strada a doppia carreggiata a due corsie per senso di marcia a strada a doppia carreggiata a tre corsie per senso di marcia…

La conformazione del comparto e la sua proposta di sviluppo edificatorio - lambente il territorio comunale di Rogeno - determinano una preclusione alla realizzazione di un collegamento tra la SP 49 e la SP 47 (intervento importante ma allo stato attuale non previsto nei documenti programmatori provinciali) sub parallelo alla SS 36 e al comparto stesso.

 

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