Dopo l’inaugurazione del nuovo cantiere, il
Circolo
Ambiente “Ilaria Alpi”
replica all’assessore regionale alle
Infrastrutture
Il tunnel di Pusiano, inutile e dannoso, verrà mai ultimato?
Roberto
Fumagalli: “Chi semina asfalto raccoglie traffico: non servono nuove strade ma
interventi sulla mobilità”
PUSIANO (CO) –
“C’è la certezza che il tunnel di Pusiano,
inutile e dannoso, venga mai ultimato?”. È questo il quesito che il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” pone ai
politici intervenuti mercoledì 6 novembre all’inaugurazione del nuovo cantiere.
Inoltre
il Circolo replica all’assessore regionale alle Infrastrutture, Maurizio Del
Tenno, che, intervenuto all’inaugurazione del cantiere, ha criticato gli
ambientalisti contrari alla nuova opera stradale. Del
Tenno avrebbe affermato che “gli
ambientalisti vorrebbero vivere in un mondo senza strade, con tanti giardini e
con margherite ovunque, purtroppo però quello che vogliono loro è un mondo
totalmente irreale”.
Risponde
Roberto Fumagalli, presidente del
Circolo Ambiente: “Noi ambientalisti non
ci siamo limitati a definire la nuova
strada come inutile e dannosa, ma da
sempre chiediamo che i problemi del traffico vengano
risolti tramite interventi alternativi che, necessariamente, devono passare per
una mobilità più sostenibile. Proprio
Rispetto
al tunnel, il Circolo Ambiente “Ilaria Alpi”
rammenta inoltre quelli che potrebbero essere i rischi ambientali: “L’escavazione
in trincea e in galleria potrebbe mettere
a rischio le falde acquifere, che in parte alimentano il lago di Pusiano, e i pozzi
dell’acqua potabile. Per non parlare dell’impatto sul paesaggio: la nuova
strada, con gli svincoli e le mega rotonde, avrà un effetto fortemente negativo sul bellissimo
paesaggio naturale del lago e delle sue sponde, decantati negli scritti di Parini
e di Stendhal e dipinti da Segantini”.
Ora
gli ambientalisti paventano la possibilità che l’opera, una volta iniziata, non
venga mai finita: “Il tunnel avrà un costo esorbitante: un
impegno di spesa di circa 23 milioni di euro, più di 10 mila euro al metro!
La crisi morde e le casse pubbliche sono a rischio. Di questi tempi avviare
un’opera così costosa non è sensato. Il rischio è che il cantiere, una volta
avviato, non venga portato a termine se dovessero venire a mancare i fondi pubblici per realizzare l’intera opera”.
Conclude
Fumagalli: “Il progetto è un azzardo che ci potrà costare caro, sia in
termini ambientali che economici. Il tunnel porterà con sé un possibile danno ecologico e paesaggistico,
che si unirà al deficit delle casse pubbliche, già a rischio a causa della
crisi”.
CIRCOLO AMBIENTE “Ilaria Alpi”
Merone, 07 novembre 2013