Nasce il “COORDINAMENTO LECCHESE RIFIUTI ZERO”
A fronte della recente autorizzazione regionale (A.I.A.
n. 8532 del 17-09-2014), approvata dall’Assemblea dei Soci (Comuni e Provincia
di Lecco), che concede a Silea l'utilizzo del proprio
forno inceneritore di Valmadrera al massimo carico
termico, un gruppo di cittadini ed associazioni del territorio (Legambiente,
Circolo Ambiente Ilaria Alpi, Comitato Prealpino Cittadinanza Attiva, Qui Lecco
Libera, L’Altra Via, Gruppo Difesa Natura Suello,
Arci Civate) , si sono costituiti nel Coordinamento
Lecchese Rifiuti Zero.
L’aumento del tonnellaggio dei rifiuti da bruciare non solo preoccupa
chiunque sia interessato alla tutela della salute e dell'ambiente, ma solleva
anche una serie di quesiti circa le linee politiche che dovrebbero disegnare il
futuro della raccolta dei rifiuti e del forno inceneritore: il nostro
territorio rimarrà indissolubilmente legato alla scelta dell'incenerimento o si
potrà cominciare a ragionare e muoversi verso il superamento di tecnologie ormai
obsolete e indiscutibilmente dannose?
Il progetto di Teleriscaldamento che, secondo Silea,
dovrebbe essere presentato entro fine marzo, rischia di tenerci legati
all’incenerimento dei rifiuti (provenienti sia dalla nostra Provincia, sia da
altre province o da fuori Regione) indispensabili per alimentare l'impianto al
massimo carico termico. Ciò avverrebbe a scapito delle auspicabili pratiche di riuso e riciclo, pratiche che determinerebbero una diminuzione
della produzione di rifiuti.
La valutazione della fattibilità, della economicità
e del bilancio ambientale della rete di Teleriscaldamento devono essere oggetto
di un dibattito pubblico, affinché i cittadini possano esprimere la propria
volontà, a fronte di un informazione completa e slegata da interessi di parte.
Avremo tempo e modo per dilungarci sulle ormai ampiamente documentate
ricadute sanitarie ed ambientali di questo tipo di
impianti e per avanzare le nostre proposte, mirando ad un ampio coinvolgimento
della cittadinanza e delle Istituzioni chiamate a rappresentarla e tutelarla.
Il rispetto dei “limiti di legge” fissati per le emissioni di fumi
inquinanti non ci basta: chiediamo analisi puntuali ed
approfondite sul territorio, che rendano conto degli effetti ambientali e
sanitari dati dall'accumulo negli anni di sostanze altamente nocive (polveri,
metalli pesanti e diossine) nei terreni e in coloro che li abitano.
Pretendiamo da Silea una maggiore trasparenza
nell'informazione: accesso ai dati storici delle emissioni, della quantità dei
fumi emessi, della qualità dei rifiuti inceneriti e della loro provenienza.
Chiediamo inoltre che l'esibita volontà ambientalista di Silea si concretizzi in un maggior
impegno per l'incremento delle raccolte differenziate mono-materiali
finalizzate al recupero di materia, e per l'introduzione della selezione del
residuale (rifiuti indifferenziati), ad esempio tramite il Trattamento Meccanico
Biologico (TMB) già prassi in altri territori.
Auspichiamo che l’Amministrazione Provinciale di Lecco e le Amministrazioni
Comunali svolgano il ruolo che loro compete ed
indichino linee guida volte alla tutela dell'ambiente e della salute dei
cittadini, attraverso politiche mirate al progressivo superamento
dell'incenerimento, che è distruzione di risorse, a favore della riduzione alla fonte dei rifiuti, del riutilizzo e del
riciclo.
Queste in breve le ragioni fondanti del Coordinamento Lecchese Rifiuti
Zero, ragioni che verranno approfondite, dibattute
e condivise in spazi di partecipazione che vorremmo aperti al maggior numero possibile
di cittadini.
Il Coordinamento vuole essere una struttura trasversale aperta al
contributo di ciascuno, cittadini ed Associazioni; non
legata ad alcun partito politico ma disponibile al confronto con tutti
soprattutto con gli Enti Istituzionali.
Il Coordinamento è aperto a qualsiasi richiesta di informazioni e
all’adesione da parte di cittadini edAssociazioni, invitiamo a contattarci
all’indirizzo e-mail : rifiutizerolecco@gmail.com
Lecco, 15 gennaio 2015
Coordinamento
Lecchese Rifiuti Zero