da ìLa Provincia di Leccoî del 28 marzo
2003
Costa Masnaga
Si è sprigionata con un odore acre e fastidioso da uno dei camini della Limonta
Allarme per una nube bianca
Il presidente dellíazienda: ´Nientíaltro che vapore acqueoª
Costa Masnaga - Allarme líaltra sera per una nube bianca dallíodore
acre che si è sprigionata da uno dei camini della ditta ´Limontaª, la più
importante realtà produttiva del territorio comunale masnaghese. Alcuni
residenti nei pressi della fabbrica hanno allertato i volontari del circolo
meronese di Legambiente, che si sono immediatamente recati sul posto.
´Da uno dei camini fuoriusciva una densa nube di colore biancastro - racconta
il presidente dellíassociazione ambientalista, Roberto Fumagalli - Líodore era
particolarmente acre e fastidioso. Abbiamo subito contattato líAmministrazione
comunale e líAgenzia regionale di protezione ambientale di Oggiono. Allíinizio,
ci è sembrato volessero minimizzare la segnalazione, poi, però, è arrivato
líassessore allíEcologia, Bruno Anziani, e, finalmente, anche i tecnici
dellíArpa, anche se ormai erano le 23 passate e il fenomeno era cessato da
alcune decine di minutiª.
Fumagalli è furente: ´Non riesco a concepire questa intempestività degli
organismi preposti a tutelare la salute del cittadino, oltre che líambiente.
Ammesso, e non concesso, che, alla fine, il fenomeno possa rientrare nei
parametri di legge, cosa sarebbe successo se la sostanza fuoriuscita fosse
stata tossica o nociva? La gente líha respirata per almeno due ore, dunque
líArpa sarebbe dovuta uscire immediatamente e non lasciar passare così tanto
tempoª.
´So che líazienda ha chiesto la certificazione ambientale ISO 14000 - prosegue
ancora Fumagalli - E per questa ragione deve ottenere i pareri dei cittadini,
tanto che, nei giorni scorsi, è stata distribuita a tappeto, in tutta la zona
abitata circostante la fabbrica, una scheda da consegnare in Municipio. Ebbene,
per noi la ´Limontaª quella certificazione non deve ottenerla, perchÈ in tutti
questi anni ha sempre fatto quello che ha voluto, líincidente dellíaltra sera
non è certo il primo e, ne siamo convinti, non sarà purtroppo nemmeno líultimo.
Quindi, invitiamo tutti i residenti del centro storico del paese a riconsegnare
la scheda in Comune specificando bene i problemi che líazienda sta dando da
tempo immemore. Insomma, boicottiamola, facciamo sì che non le venga concessa
la certificazione di qualitàª.
Parole durissime, che trovano una conferma nellíesasperazione dei cittadini.
´Non so più quante lettere abbiamo scritto allíAmministrazione comunale, non ne
possiamo più - raccontano i residenti della casa più vicina alla fabbrica,
quelli che líaltra sera hanno dato líallarme - Rumori e fumo di tutti i colori
non sono certo una novità, e diciamo purtroppo, per noi, che abitiamo in questa
casa da sempre, da prima che la ditta venisse costruita. Eí ora che qualcuno
faccia qualcosa perchÈ questa tortura finiscaª.
Líassessore allíEcologia Anzani smorza in fuoco delle polemiche: ´A quanto mi
risulta, si è trattato di un banalissimo errore tecnico e le sostanze
fuoriuscite dal camino non erano certo nocive. Abbiamo comunque chiesto
formalmente allíazienda una relazione dellíincidente e attendiamo i risultati
delle indagini dellíArpaª. Che sono già state avviate - come ci hanno
confermato ieri mattina dal presidio oggionese dellíAgenzia regionale -
smentendo peraltro líintempestività dellíintervento denunciata dal presidente
di Legambiente.
´La fuoriuscita di fumo bianco da un camino del nostro stabilimento si è
verificata attorno alle 22.30 - è il commento del cavalier Gianni Limonta,
presidente dellíazienda masnaghese - Cíè stata la segnalazione allíArpa, che ha
preso immediatamente visione del fatto. Questa fuoriuscita è durata il tempo
necessario ad asciugare una pezza che la tintoria ci ha trasmesso ìpurgataî
male, come si dice in gergo tecnico. Il fumo bianco non era altro che vapore
acqueo e una modesta percentuale di olio che le filature applicano nella
produzione, perciò non assolutamente inquinante. Nella giornata di mercoledì,
líArpa ci ha trasmesso una richiesta di dati, che il nostro ufficio competente
sta preparando. Siamo disponibili fin díora a rendere pubblica sia la lettera
dellíArpa che la nostra risposta, non avendo nulla da nascondereª. Antonella
Crippa