Dopo la segnalazione presentata da Legambiente Merone per
lo scarico dalla miniera di Costa Masnaga nel torrente Bevera
La Cementeria denunciata per gli scarichi abusivi !
COSTA MASNAGA (LC) - “Lo
scarico oggetto del campionamento eseguito nell’intervento del 31.10.2002 e
causa del fenomeno di inquinamento accertato, veniva eseguito da parte della
ditta Holcim S.p.A. in assenza di regolare Autorizzazione”. A scrivere
questa nota è l’ARPA di Lecco a seguito dello sversamento proveniente dalla
miniera di Brenno a Costa Masnaga (di proprietà della Cementeria di Merone,
ora Holcim), che aveva colorato di bianco il torrente Bevera fino alla confluenza
nel fiume Lambro (vedi foto).
La denuncia dello sversamento, avvenuto
il 31 ottobre dello scorso anno, era stata fatta dalla Legambiente di Merone
(vedi comunicato del 31.10.2002), la prima ad intervenire sul posto
(nei pressi dello “chalet” del Parco di Brenno) e a chiedere l’intervento del
Comune di Costa Masnaga e dei Carabinieri. Roberto Fumagalli, presidente della
Legambiente di Merone, aveva poi presentato denuncia contro la Cementeria
per l’inquinamento del torrente, comunicando la volontà di costituirsi parte
civile.
E ora la stessa ARPA conferma
che l’inquinamento c’è stato, eccome. Le analisi eseguite allo scarico
proveniente dalla miniera hanno infatti evidenziato il superamento
dei limiti di legge per i “solidi sospesi” e per l’alluminio. I solidi
sospesi hanno superato di ben 6 volte il limite di legge (487 mg/litro contro
il limite di 80), mentre la quantità di alluminio rilevata era addirittura 42
volte superiore al limite (42 mg/litro, contro il limite di 1 mg)!
Non bastasse, l’ARPA ha
segnalato che l’Autorizzazione allo scarico era scaduta da ben 9 mesi!
Inoltre durante i sopralluoghi successivi si è scoperto un altro scarico
abusivo proveniente dalla miniera di Brenno e diretto nel torrente Bevera,
che pertanto la Cementeria ha dovuto sigillare.
Per tutte queste violazioni l’ARPA
ha inoltrato notizia di reato penale alla Magistratura di Lecco.
Commenta Roberto Fumagalli: “La
Cementeria di Merone dimostra ancora una volta di non avere nessun rispetto per
l’ambiente. Oltre a inquinare l’aria dai camini dello stabilimento di
Merone, gestisce scarichi abusivi che inquinano i nostri fiumi. Noi diciamo
basta! La Cementeria deve chiudere le sue attività, fonte di inquinamento e
di devastazione ambientale!”
Merone, 09 gennaio 2003
LEGAMBIENTE - Circolo di Merone (CO)